NATALE NELLE PIEVI

NATALE NELLE PIEVI 2011-2012 – Report di chiusura Festival

 

SETTIMA EDIZIONE

Relazione finale

 

Se volevamo l’ennesima prova dell’attaccamento di Brescia ai luoghi, gli elementi e i personaggi della sua tradizione, la settima edizione della Rassegna Natalizia Natale nelle Pievi ci ha dato l’occasione per verificarla. Senza tradire l’impostazione classica, con i tanti spettacoli proposti nelle pievi della provincia bresciana (con un piccolo quanto gradito sconfinamento in territorio bergamasco), Natale nelle Pievi 2011-2012 ha voluto porre l’accento sui giovani e sul grande potenziale comunicativo del centro cittadino.

Non sempre i numeri spiegano le dimensioni di un progetto, ma proporre 62 appuntamenti culturali muovendo oltre 10.000 persone nelle 21 date spalmate nel periodo che andava dall’8 dicembre 2011 al 6 gennaio 2012, conforta tutti i protagonisti di questa grande iniziativa: la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta.

 

Il fil rouge che attraversa ogni edizione di questa Rassegna, e che dà stabilità alla nostra offerta culturale, continua ad essere rappresentata dalla performance artistica nella caratteristica cornice delle pievi della nostra provincia. Quest’anno, tuttavia, l’Amministrazione della Provincia di Bergamo ha voluto partecipare a Natale nelle Pievi, allargando i confini territoriali a tre chiese romaniche orobiche e affiancandosi quindi alla Provincia di Brescia. Credaro, Tavernola e Sotto il Monte sono stati i Comuni bergamaschi che si sono messi in gioco e che hanno messo a disposizione le loro strutture architettoniche per ospitare alcuni degli spettacoli in programma.

Tra questi molte conferme dei successi del recente passato: la narrazione teatrale dedicata alla figura e alle opere di Padre Ottorino Marcolini, “Come ombre su un campo di neve” (narrazione sulla professione della levatrice), il Natale in ferriera di “Da le sès a le do, da le do a le dès”, la ricetta bresciana de “I marù de Nedal”, Giorgio Zanetti e il suo “Natale è amore… senza confini”, lo spettacolo dedicato a San Giuseppe e le “Sette storie che scaldano il cuore” del gruppo Caffè Corretto di Borgosatollo. Accanto alle conferme, una novità: gli attori della compagnia Santa Giulia di Costorio di Concesio hanno portato in scena “La ciàv”, piéce divisa in due racconti incentrati sul concetto di perdono e sulla labilità della buona volontà umana di fronte ai mali del mondo.

 

In occasione del Natale 2010 si era approfondita una figura di spessore di un bresciano doc come Padre Ottorino Marcolini; questa volta si è voluto rendere omaggio a una personalità politica centrale per quel che riguarda la storia della città del secondo novecento: Bruno Boni, primo cittadino bresciano dal 1948 al 1975, conosciuto e riconosciuto semplicemente come “il Sindaco”, amato da tutti per la semplicità e la sua “brescianità” radicata nel cuore e nelle azioni, ricordato anche oggi che non c’è più grazie al calore di chi ha voluto partecipare alle nostre iniziative.

Esse comprendevano, innanzitutto, la mostra fotografica, selezione di 70 scatti curata da Franco Lucini ed esposta nel Salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia dal 13 dicembre 2011 al 6 gennaio 2012. Il 12 dicembre l’evento era stato lanciato con un concerto di voci bianche del coro del Conservatorio “Luca Marenzio”, diretto dal Maestro Silvio Baracco, mentre il 18 del mese era entrato nel vivo con la splendida lettura scenica dedicata a Boni, interpretata da Luciano Bertoli su testo originale scritto per l’occasione dalla prestigiosa penna di Tonino Zana. Particolarmente significativo l’epilogo della mostra (che ha contato nei 25 giorni di apertura circa 4.000 presenze): la consegna da parte della famiglia Boni, direttamente all’Amministrazione Comunale, di un libro nel quale sono state raccolte le lettere scritte da Bruno Boni alla sorella Ines, ennesima chiave di lettura per ripercorre l’esistenza di un uomo straordinario.

Natale nelle Pievi, promuovendo la mostra delle 70 fotografie del “Sindaco per sempre”, ha offerto infine l’opportunità a Franco Lucini, Giuseppe Promenzio e Roberto Boni, di dare i natali all’Associazione Culturale “Bruno Boni”, organizzazione senza scopo di lucro aperta a tutti coloro che accettano di condividere un comune solidale impegno culturale, sociale e politico ispirato al pensiero e agli atti di Bruno Boni.

 

Altro grande focus di questa settima esperienza natalizia ha riguardato i giovani, la città, la tradizione e la sperimentazione. Le suggestioni delle poesie dialettali della scrittrice bresciana Elena Alberti Nulli dedicate alla figura di Maria sono state fonte d’ispirazione per il progetto musicale che Natale nelle Pievi ha commissionato a quattro giovani compositori del panorama provinciale di musica classica. Le composizioni scaturite dalla loro creatività, presentate in prima esecuzione assoluta, hanno creato un unico arco formale in cui la drammaturgia musicale ha amplificato il senso delle poesie della Nulli. Grazie ad un nucleo di strumentisti di talento, accompagnati da una soave voce femminile, le partiture genuine e ricche di lirica espressività hanno raggiunto luoghi inesplorati, solitamente non frequentati da archi, fiati e percussioni: la sfida di Natale nelle Pievi è stata quella di accompagnare queste esibizioni in luoghi dall’inesplorata potenzialità, come i parcheggi di Brescia Mobilità, della stazione e del centro commerciale Freccia Rossa. Dato il buon successo di “…questa mia voce”, i giovani protagonisti del progetto hanno deciso di dare seguito alla loro collaborazione, creando un ensemble musicale stabile: Natale nelle Pievi ha saputo coinvolgere anche il mondo giovanile, fornendo stimoli e nuove opportunità.

La ricerca del territorio adatto ma inusuale dove mettere in scena l’idea artistica e teatrale non si è arrestata nel mondo sotterraneo dei parcheggi, ma è salita in superficie andando a contaminarsi con l’intreccio capillare della mobilità bresciana. Anche in questo caso si è voluto porre i giovani al centro del progetto. 40 interpreti, nessun professionista, tutti partecipi di un momento dedicato alla poesia della stessa Alberti Nulli: la declamazione di “100 poesie in movimento” sugli autobus delle linee cittadine di Brescia. Multimedialità, contemporaneità e creatività sono state le note fondamentali che hanno caratterizzato questa avventura, immaginata e concretizzata sui mezzi di trasporto, da pensilina a pensilina. La mobilità degli autobus si è così sposata con la stanzialità dei parcheggi. Natale nelle Pievi ha trasferito i luoghi sacri della rappresentazione ai non-luoghi della vita quotidiana: una sfida accettata e vinta, data la risposta di oltre 3.000 cittadini.

 

Accanto alle novità, Natale nelle Pievi ha saputo riproporre, sotto altri punti di vista, idee già ospitate nelle stagioni passate. È il caso dei “Campanèr e tirabaciòcoi”, i suonatori di campane che dopo la felice esperienza dello scorso anno hanno confermato la loro presenza nel programma della Rassegna. 8 concerti per un’affluenza totale di circa 1.000 persone, presenti al Villaggio Badia per ascoltare le allegrezze suonate dai campanari attraverso stili diversi, dal carillon con tastiera meccanica alla disposizione “a bicchiere” in movimento. Nella giornata inaugurale del Festival il concerto solenne è stato accompagnato da due eventi inediti: la lettura scenica di “Pì Cica Campaner”, testo scritto da Armando Azzini e interpretato da Silvio Lazzaroni, e la nascita dell’Associazione Campanari Bresciana: per la prima volta Brescia ha una sua scuola campanaria.

Altrettanto sbalorditivo il successo di WinterMeeting Mountain Film – Davanti all’acqua sulla cima del monte, il Festival cinematografico dedicato alla montagna curato dal prof. Davide Torri e ospitato all’interno di Natale nelle Pievi per il secondo anno consecutivo. Al Cinema Nuovo Eden, nei tre appuntamenti in calendario, WinterMeeting ha saputo convincere circa 450 persone, proponendo pellicole provenienti da tutto il mondo all’irrisorio prezzo di 3€. La sfida di Davide Torri quest’anno si è allargata anche alla provincia, coinvolta nel Festival grazie al Comune di Zone: la sala civica “Don Bartolomeo Belotti”, sorta di distaccamento provinciale, ha accolto a sua volta altri tre appuntamenti cinematografici, riscontrando in ogni occasione un tutto esaurito che, in cifre, si traduce nelle oltre 120 partecipazioni.

 

Ultima menzione, ma non meno importante, va a Piergiorgio Cinelli e Daniele Gozzetti, due fedelissimi di Natale nelle Pievi, che per questa edizione hanno prodotto appositamente un album di canzoni natalizie in dialetto, “CantomCrismas”. Il successo del disco è stato rilevante, fin dai concerti di presentazione del 10 e 11 dicembre scorsi, ospitati dall’Istituto Musicale “L’Ottava”: il trampolino di lancio giusto per intraprendere poi la strada della provincia e portare lo spettacolo nelle Pievi bresciane più caratteristiche e ricche di storia.

 

Archiviata l’edizione 2011-2012, Natale nelle Pievi è già al lavoro per dare continuità ad una manifestazione oramai radicata nella città che vive il sacro periodo natalizio. Nuove iniziative, forse una nuova formula, sicuramente nuove sperimentazioni artistiche attendono tutti gli estimatori della Rassegna in quella che sarà l’ottava edizione, prevista per il Natale 2012. Dando l’arrivederci a quella data, non dimentichiamo di ringraziare gli enti e le istituzioni che hanno reso possibile questo grande e ambizioso progetto di Natale e tradizioni: un grazie sincero va quindi al Comune di Brescia – Assessorato alla Partecipazione e al Decentramento, a Brescia Sintesi e a Brescia Trasporti, alla Comunità Montana di Valle Trompia e alla Provincia di Bergamo.

 

Il Direttore Artistico

Pietro Arrigoni